Muladhara è il nostro primo cakra, la sua etimologia in
sanscrito vuol dire “radice”, è localizzato alla base della colonna vertebrale,
nella zone perineale (tra l’ano e gli organi genitali) e rappresenta il nostro
collegamento con la Madre Terra.
È il centro
dell’auotoaffermazione sul piano materiale.
Un corretto radicamento è fondamentale
per una quotidianità serena, per avere rapporti equilibrati con il nostro
corpo, con le sue funzioni, con tutto ciò che materialmente ci occorre per
vivere e per affrontare l’esistenza, comprese le sue inevitabili difficoltà.
Muladhara è il chakra in cui hanno sede
i bisogni e gli istinti primari, animale, come la sopravvivenza e tutto ciò che
ad essa è connesso: il cibo, il
riposo, il rifugio, la difesa, ossia quelle che sono state le uniche
preoccupazioni dell’uomo primitivo. Oggi tutto ciò si traduce nell’attenzione
al corpo fisico, all’alimentazione, al relax, alla casa, ai rapporti con il
prossimo. E naturalmente al denaro che serve per procurarci o renderci più
facile tutto questo insieme di cose.
Muladhara è il chakra che si sviluppa
per primo nel bambino, è la sede dello sviluppo dell’Ego, dove inizia a
strutturarsi l’Io ( e la conseguente autostima), è il luogo in cui vivono le
pulsioni allo stato puro, comprese quelle sessuali.
È un importantissimo centro da cui
inizia la ricerca di sé, senza il quale nessuna trasformazione è possibile.
Quando Muladhara è in equilibrio ci
sentiamo in armonia con tutto ciò che ci circonda, siamo fisicamente pieni di
forza e di spinta vitale, ci adattiamo facilmente ai cambiamenti, siamo attenti
alla nostra persona ma siamo anche ben disposti verso gli altri ed abbiamo un
rapporto sereno sia con il cibo, sia con il denaro.
Se, invece, Muladhara si trova in
disequilibrio si manifesta la Paura proprio
perché è da questo tipo di esperienza che prende il via il suo disequilibrio,
da episodi che hanno messo in pericolo il diritto alla vita e alla sicurezza
personale. Non è necessario che si tratti di grandi traumi: possono essere
sufficienti alcune difficoltà durante il parto, un ritardo nella poppata o nel cambio del
pannolino, una madre eccessivamente attenta alle funzioni intestinali del
bambino o troppo assente o troppo distaccata, un clima familiare di continue
discussioni e tensioni, una violenza subita o vista (dove per violenza si
intendono mille eventi apparentemente innocui per un adulto ma non per un
bambino), la perdita o il semplice smarrimento di oggetti , persone, animali
ecc…
Muladhara si sviluppa in una età che va
da zero a sette anni ed i sistemi educativi troppo permissivi, troppo
restrittivi o troppo ansiosi/protettivi sono all’origine dei suoi
problemi.
I principali sintomi del disequilibrio
di Muladhara sono:
- Attenzione esclusiva agli aspetti
materiali della vita.
- Comportamenti compulsivi (eccessi legati
all’acquisto di beni, al cibo, al sesso, all’alcol, alle droghe).
- Smania di possesso e di controllo.
- Avarizia-
- Prodigalità.
- Egoismo/egocentrismo marcati.
- Disturbi alimentari.
- Malumore costante, abitudine alla
lamentela.
- Stipsi cronica e sovrappeso.
- Crisi di panico.
- Ipocondria.
- Comportamenti aggressivi.
- Pessimismo.
- Facilità alla collera e agli eccessi di
rabbia.
- Trascuratezza, sciatteria.
- Scarsa o eccessiva cura dell’igiene
personale.
- Ossessiva attenzione all’immagine.
Pigrizia patologica.
- Eccessivo sprezzo del pericolo,
spacconeria.
- Timidezza eccessiva.
- Comportamenti autodistruttivi inconsci.
Nell’elenco sono presenti elementi in
apparente contrasto (come per esempio timidezza e istrione ria), questo dipende
dal tipo di disequilibrio presente.
Se Muladhara è in difetto, fino al
blocco energetico, si manifestano l’avarizia o la timidezza, che possono
diventare patologiche, ma se, al contrario, è in eccesso compariremmo una
tandenza all’istrioneria o una prodigalità senza limiti (le famose “mani
bucate”).
Per consentirci una vita serena, in
armonia con noi stessi e con gli altri,
tutti i cakra devono trovarsi in equilibrio.
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