martedì 5 novembre 2013

Muladhara


Muladhara
Muladhara è il  nostro primo cakra, la sua etimologia in sanscrito vuol dire “radice”, è localizzato alla base della colonna vertebrale, nella zone perineale (tra l’ano e gli organi genitali) e rappresenta il nostro collegamento  con la Madre Terra.
È il centro dell’auotoaffermazione sul piano materiale.
Un corretto radicamento è fondamentale per una quotidianità serena, per avere rapporti equilibrati con il nostro corpo, con le sue funzioni, con tutto ciò che materialmente ci occorre per vivere e per affrontare l’esistenza, comprese le sue inevitabili difficoltà.
Muladhara è il chakra in cui hanno sede i bisogni e gli istinti primari, animale, come la sopravvivenza e tutto ciò che ad essa è connesso:         il cibo, il riposo, il rifugio, la difesa, ossia quelle che sono state le uniche preoccupazioni dell’uomo primitivo. Oggi tutto ciò si traduce nell’attenzione al corpo fisico, all’alimentazione, al relax, alla casa, ai rapporti con il prossimo. E naturalmente al denaro che serve per procurarci o renderci più facile tutto questo insieme di cose.
Muladhara è il chakra che si sviluppa per primo nel bambino, è la sede dello sviluppo dell’Ego, dove inizia a strutturarsi l’Io ( e la conseguente autostima), è il luogo in cui vivono le pulsioni allo stato puro, comprese quelle sessuali.
È un importantissimo centro da cui inizia la ricerca di sé, senza il quale nessuna trasformazione è possibile.
Quando Muladhara è in equilibrio ci sentiamo in armonia con tutto ciò che ci circonda, siamo fisicamente pieni di forza e di spinta vitale, ci adattiamo facilmente ai cambiamenti, siamo attenti alla nostra persona ma siamo anche ben disposti verso gli altri ed abbiamo un rapporto sereno sia con il cibo, sia con il denaro.
Se, invece, Muladhara si trova in disequilibrio si manifesta la Paura proprio perché è da questo tipo di esperienza che prende il via il suo disequilibrio, da episodi che hanno messo in pericolo il diritto alla vita e alla sicurezza personale. Non è necessario che si tratti di grandi traumi: possono essere sufficienti alcune difficoltà durante il parto,     un ritardo nella poppata o nel cambio del pannolino, una madre eccessivamente attenta alle funzioni intestinali del bambino o troppo assente o troppo distaccata, un clima familiare di continue discussioni e tensioni, una violenza subita o vista (dove per violenza si intendono mille eventi apparentemente innocui per un adulto ma non per un bambino), la perdita o il semplice smarrimento di oggetti , persone, animali ecc…
Muladhara si sviluppa in una età che va da zero a sette anni ed i sistemi educativi troppo permissivi, troppo restrittivi o troppo ansiosi/protettivi sono all’origine dei suoi problemi. 
I principali sintomi del disequilibrio di Muladhara sono:
-       Attenzione esclusiva agli aspetti materiali della vita.
-       Comportamenti compulsivi (eccessi legati all’acquisto di beni, al cibo, al sesso, all’alcol, alle droghe).
-       Smania di possesso e di controllo.
-       Avarizia-
-       Prodigalità.
-       Egoismo/egocentrismo marcati.
-       Disturbi alimentari.
-       Malumore costante, abitudine alla lamentela.
-       Stipsi cronica e sovrappeso.
-       Crisi di panico.
-       Ipocondria.
-       Comportamenti aggressivi.
-       Pessimismo.
-       Facilità alla collera e agli eccessi di rabbia.
-       Trascuratezza, sciatteria.
-       Scarsa o eccessiva cura dell’igiene personale.
-       Ossessiva attenzione all’immagine. Pigrizia patologica.
-       Eccessivo sprezzo del pericolo, spacconeria.
-       Timidezza eccessiva.
-       Comportamenti autodistruttivi inconsci.

Nell’elenco sono presenti elementi in apparente contrasto (come per esempio timidezza e istrione ria), questo dipende dal tipo di disequilibrio presente.
Se Muladhara è in difetto, fino al blocco energetico, si manifestano l’avarizia o la timidezza, che possono diventare patologiche, ma se, al contrario, è in eccesso compariremmo una tandenza all’istrioneria o una prodigalità senza limiti (le famose “mani bucate”).
Per consentirci una vita serena, in armonia  con noi stessi e con gli altri, tutti i cakra devono trovarsi in equilibrio.

















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