La tradizione occidentale conosce 7 Cakra. Il significato della parola in sanscrito è “ruota” o
“vortice”.
Il compito dei Cakra è
quello di trasformare l’energia per poi distribuirla uniformemente e con il
“voltaggio” giusto all’intero sistema corpo.
Paragonandoci ad un sistema elettrico i Cakra funzionano da
“acumulatori-condensatori-trasformatori” di energia elettrica e garantiscono
l’uniformità della distribuzione della corrente ed il perfetto funzionamento
delle varie componenti del sistema.
Per trovarsi in una condizione di equilibrio, infatti,
l’energia deve essere costante.
Se un Cakra non funziona
correttamente il flusso dell’energia vitale è discontinuo e ne risente tutto il
sistema.
Un evento, un pensiero, un’emozione che non vengono
trasformati e “metabolizzati” come avrebbero dovuto possono andare ad inquinare
uno o più Cakra , chiudendoli, intasandoli o al
contrario, dilatandoli troppo e alterando in tal modo il flusso dell’energia.
Ad ogni Cakra sono
associati alcuni organi e funzioni, una o più ghiandole endocrine. Ai primi 5
corrisponde uno dei 5 sensi fisici. Ognuno è caratterizzato da un colore, una
pietra, un metallo, una nota musicale, un mantra, un piante-coprpo celeste, un
elemento, un profumo-essenza.
Infine, ogni Cakra ha una
sua “Affermazione” e un suo “Demone” , che ne rappresentano l’aspetto psicologico e
le influenze comportamentali.
Ovviamente, nessuno ha tutti i Cakra
perfettamente equilibrati e questo, al di là dei disturbi e delle
patologie, è alla basa dei rapporti “disturbati” con noi stessi e con la realtà
circostante.
Le soluzioni a questi conflitti sono dentro di noi ed il
lavoro sui Cakra ci aiutano a trovarle.
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